Appecciamele arréte
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Quando Mario Gabriele mi ha inviato a scrivere una breve introduzione alle sue opere, a primo impatto ammetto di essermi sentito onorato. Tuttavia subito dopo è subentrato un sentimento di ansia. Conoscendo lautore, ho pensato che non avrei potuto limitarmi ad una semplice descrizione bonaria e conformista, o alla solita introduzione per un libro. Non lo avrebbe apprezzato lautore e non lo avrebbero meritato le sue poesie! In questo percorso mi è sin da subito balzato alla mente un interro
| Autore |
Mario Gabriele |
|---|---|
| Lingua |
italiano, dialetto |
| Finito di stampare |
agosto 2012 |
| Numero Pagine |
160 |
| ISBN |
978-88-95089-40-9 |
Esaurito
Iniziavo una sorta di corpo a corpo con le grandi costruzioni astratte del pensiero umano per piegarle alla concettualità dialettale e accumulavo, in un apposito dizionario, parole, etimologia delle parole, storia delle parole, provenienza delle parole, ed espressioni idiomatiche. Ovvero quella gergalità così ricca di senso e cultura etnica e topica. Mi accorgevo, però, che soltanto la poetica era capace di vincere quel corpo a corpo, era cioè l’unica forma espressiva che in sé poteva racchiudere le mie osservazioni e il mio studio e rilanciarlo nella misteriosa verità che è propria della poesia, e di una poesia, ovviamente, incardinata nei miei vissuti, nei miei sentimenti, nella mia riflessione sulle cose e sugli uomini”
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