“Questo romanzo è stato scritto da Ridha Bourkhis quando era studente a Parigi, tra luglio 1987 e dicembre 1988. Pubblicato nel 1989 dalla casa editrice l’Harmattan nella collezione ‘Écritures arabes’, è attualmente esaurito. Nulla di più prezioso del cercare di evocarne la sostanza, sapendo comunque che questa operazione non può sostituire la lettura dell’opera di un autore dalla scrittura poetica e ricca di talento. Dopo un soggiorno di vent’anni all’estero, Abdallah ritorna nel suo villaggio natale. Vi ritrova i genitori che, dopo quel lungo periodo di assenza, non si sono ancora ripresi dallo shock della sua partenza. Per loro essa è un tradimento, un abbandono, una macchia, una denigrazione, un disonore … Tutto l’ambiente circostante condivide questa percezione e questo fa dire ad Abdallah: ‘Ai loro occhi, ero un detrattore dei valori della famiglia e del suo prestigio!. .. Un corruttore!. .. Un ragazzo dal cuore di pietra!. . .’ [ … ].
Ridha Bourkhis ci consegna un romanzo di una grande ricchezza e l’immagine di un uomo animato da un amore universale, generoso, innamorato della vita e dei suoi simili e pieno di entusiasmo comunicativo”.
Anne-Mary Bence, in “Missives”, Parigi, settembre 2021, n. 302.