Mare, Marinai e Maestri dascia monopolitani

Ho sempre desiderato scrivere una storia che parlasse di maestri d’ascia, pescatori e naviganti di Monopoli, cosa assai difficile nella dimensione di questo libro, anche con l’aiuto di molte illustrazioni, perché il soggetto è molto vasto. Per quanto è stato possibile, ho cercato attraverso notizie di prima mano di narrare la storia dei cantieri navali, della marineria da pesca e mercantile del passato a vela e a vapore. Credo che queste storie diventano credibili, quando a raccontarle sono coloro che hanno respirato fin da adolescenti l’odore della pece, del minio, del legno di quercia misto all’acqua salata che bagnava gli scali sui quali prendevano corpo gli scheletri dei futuri bastimenti. Pochi sanno come si costruisce una barca, perché galleggia, e quali materiali s’impiegano per realizzarla. E i pescatori con quali barche si avventurano per solcare l’insidioso vasto mare, spingendosi lontano fino a perdere di vista la terra per affrontare un duro lavoro. Racconterò di quando la marineria mercantile teneva all’ancora il suo naviglio nel nostro porto composto da brigantini, golette e trabaccoli, comandati dai “padron” capitani, ed infine del porto con la sua lunga storia. Questo volume, senza tante pretese, intende dare alcune risposte, portando una testimonianza di quello che è stato il cammino dei vecchi maestri d’ascia, che hanno contribuito con la loro antica arte insieme ai pescatori a guadagnarsi un posto di primo piano nella marineria pugliese e italiana.